La foglia d’autunno

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A volte si fanno delle stravaganze.
Cose che nessuno si sognerebbe di attribuirti perchè appaiono insolite a quel che la tua storia narra agli altri, di te e del tuo modo di essere. E poi succede che la tua vita, mentre scorre placida come il grande fiume verso la sua foce, incappa in accadimenti, apparentemente frutti del caso, che ti spingono a sfidarti, a metterti alla prova, a superare le barriere della banale quotidianità che imprigionano la tua esistenza. Rompere questi schemi per me è stata la entusiasmante emozione di mettermi a scrivere. Una esperienza che ha segnato questo spicchio di vita come tra i più belli che abbia vissuto. Mi è costato fatica ed impegno. Ma la soddisfazione che ho provato il giorno in cui ho scritto la parola FINE e quella di vedere questa copertina rendono quelle fatiche insignificanti ed accendono la voglia di ricominciare perchè, come diceva Manzoni, ne è valsa la pena anche se lo leggeranno solo 25 lettori.

LA FOGLIA D’AUTUNNO

Mistero di una storia perduta

Un libro e due storie. E ognuna accompagnata da altre piccole storie. Elisa e Max sono a Sulmona in attesa che vi si celebri, di lì ad una settimana, un misterioso evento da lui organizzato. Julianne Brooks, cantante di grande successo, diversi anni prima, da Parigi sta per volare a Londra dove desiderano che lei interpreti il tema di un film. Due vicende che porteranno il lettore in giro per il mondo ad assaporare i profumi della prorompente natura Africana, a gustare i sapori delle bellezze artistiche e monumentali di Roma e Sulmona, a sentire i suoni dell’instancabile America. Dall’Abruzzo al Congo e poi in Uganda, da Parigi a Londra e poi a Roma, da New York a Los Angeles, l’autore disegna un intrecciato percorso dove si incontreranno diversi personaggi che aiuteranno anche a scoprire il mare profondo ed angoscioso dell’animo umano per un amore che tarda a venire o per una vita che ha fretta di sfilare. Cos’è la “foglia d’autunno” ? Cosa succederà nel misterioso evento in preparazione nella bellissima Piazza Maggiore di Sulmona?  Che nesso corre tra le due storie così distanti nel tempo e nei luoghi ? Questi e tanti altri piccoli segreti sono le mani che cingeranno il lettore e lo trascineranno nel racconto e che lasceranno cadere il velo del mistero solo alle ultime righe dell’ultima pagina.

La prefazione è stata curata da Riccardo Nencini.

“Di tanto in tanto la meraviglia ti afferra alla gola, meglio quando accade per caso.

Massimo è un avvocato, non è uno scrittore. Massimo è stato un amministratore locale, non è uno scrittore. Massimo d’un tratto si scopre scrittore. D’un tratto. 

Si chiama sensibilità’, significa che hai una storia da raccontare. Allora Nessuno si mette alla prova, si siede, accende il computer, scrive. Ognuno ha il suo metodo. Nessuno ha scritto di getto, ha impastato il racconto con una struttura lineare, lineare non semplicistica, e non ti dico il finale. Le pagine mordono. Non la roboante, affascinante bestemmia di Celine, sicuramente una danza balcanica avvinghiata all’amore.

E poi c’è il teatro. L’orizzonte dove si muovono i protagonisti mescola la città alla campagna. È Ovidio immerso nel mondo, agli occhi del mondo. Nessuno ama quei colori, ci è nato, ci vive la’ in mezzo. La provincia italiana è un’orgia di fantasie, di vite intrecciate, è l’opposto del nulla che divora le terre americane di mezzo.  La provincia è il palcoscenico ideale di leggende e romanzi. Girati intorno. Alvaro, Sgorlon, Chiara, Manganelli, Tozzi. Tutti sedotti dall’avventura tra una manciata di case. Ignoro se Nessuno abbia seguito l’esempio. Propendo per il no. Impronta diretta, una passeggiata nel labirinto del vocabolario, Nessuno ha fatto così. È la storia che ha in testa che si è rovesciata in modello.

Una volta, in un giorno di grazia, Oriana Fallaci mi confessò le regole della scrittura perfetta. Usa raramente gli infiniti, appesantiscono la lettura proprio come i gerundi; se devi usare un termine più volte scava tra i sinonimi, sempre; pochi avverbi, mi raccomando. Ecco, ti accorgi che Nessuno ha lavorato attorno a quei sacri principi: struttura lineare ma capitoli accorti.

Nessuno lo conosco da anni. Ho letto il suo manoscritto prima con noncuranza, via via con entusiasmo. Queste poche righe non sono dedicate al libro e nemmeno all’amico. Sono una dedica a Massimo scrittore.”

Riccardo Nencini

Politico italiano e valente scrittore Nencini, è uno studioso di storia ed è laureato in Studi Storici presso l’universita di Leicester (U.K.).

Ha scritto diversi romanzi. Tra essi spicca una trilogia dedicata ad Oriana Fallaci, di cui è stato amico e le è stato vicino sino alla sua scomparsa. Non potevano mancare nella sua bibliografia diversi romanzi di carattere storico. E’ stato il nipote del grande cicilcista Gastone Nencini e da lui ha ereditato una grande passione per il ciclismo. All’interno di tale interesse ha scritto anche alcuni romanzi ambientati del mondo del ciclismo.

Europarlamentare, deputato, senatore, Vice Ministro, è stato dal 2007 Segretario Nazionale del P.S.I. sino al 2019 quando ha abbandonato la carica assumendo quella di Presidente del partito.

Con Nencini, oltre che ai tradizionali rapporti di politici si è creata una solida amicizia, fondata su un grande clima di stima e fiducia.

Nencini è presente alla presentazione del romanzo ed ha mostrato grande entusiasmo ed approvazione per questa iniziativa.

  • In giallo al Parco dei Principi – Gastone Nencini e il Tour de France del 1960, Firenze, Florence Press, 1992
  • Corrotti e corruttori nel tempo antico (1996), Loggia de’ Lanzi Editore
  • Il trionfo del trasformismo (1996), Loggia de’ Lanzi Editore
  • Il giallo e il rosa Gastone Nencini e il ciclismo negli anni della leggenda, Firenze, Giunti Gruppo Editoriale, 1998
  • La battaglia. Guelfi e Ghibellini a Campaldino nel sabato di San Barnaba (2006), Edizioni Polistampa
  • Omaggio alla Toscana (2006)
  • Oriana Fallaci – Morirò in piedi (2007), Edizioni Polistampa
  • Oriana Fallaci. I’ll die standing on my feet, Polistampa, 2008
  • L’ imperfetto assoluto (2009), Mauro Pagliai
  • Decameron 2013 (2013), ha collaborato al fianco di Sandro Veronesi, Marco Vichi, Emiliano Gucci e altri scrittori, Felici Editore
  • Cento volte Bartali – 1914-2014 (2014), con altri autori, Giunti
  • Il fuoco dentro. Oriana e Firenze, Mauro Pagliai editore, 2016
  • Il magnifico ribelle. Il Mugello di Giotto, Polistampa, 2017.

Il romanzo pubblicato da IPERSEGNO – RiccardoCondòEditore è ordinabile in libreria o su Amazon.